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Soluzioni professionali per la purificazione dell'aria indoor

Purificatori d'aria professionali per la salute ed il benessere delle persone

Sempre più ricerche scientifiche in ambito medico stanno evidenziando come la qualità dell’aria indoor rivesta un ruolo fondamentale per la salute e il benessere delle persone.

A causa della limitata conoscenza della complessità di questo tema, vengono spesso proposte sul mercato soluzioni approssimative, incomplete o addirittura pericolose .

Spinti dall’emergenza della pandemia ci si è catapultati su tecnologie più o meno efficaci, ma spesso senza considerare se tali soluzioni potessero presentare “effetti collaterali”, anche gravi, soprattutto inerenti la sicurezza delle persone presenti durante il funzionamento di queste apparecchiature.

Ci sono sul mercato molti sistemi di tipo “additivo” e cioè sistemi che immettono nell’ambiente o nell’aria sostanze, raggi, prodotti o sottoprodotti di varia natura e genere come ad esempio ionizzatori, fotocatalizzatori, ozonizzatori, plasma, alcune tipologie di lampade UV etc.

Questi sistemi sono stati molto gettonati durante la pandemia per la loro presunta capacità di sanificare aria e spesso anche le superfici. All’epoca si pensava infatti che il contagio avvenisse soprattutto a causa delle superfici infette, cosa ormai dimostrata come non vera. (Tra l’altro ci sono in corso class actions negli Stati Uniti contro costruttori di questi sistemi perché si è scoperto che tanti dei test su cui loro basano i loro annunci commerciali sono stati effettuati in ambienti con condizioni ideali non riproducibili poi negli ambienti reali).

Ma il vero problema è che i sistemi additivi possono favorire reazioni chimiche di vario tipo con le particelle presenti nell’aria che, se da un lato possono essere efficaci nell’inattivare i microrganismi, dall’altro hanno la potenzialità di creare innumerevoli sottoprodotti che potrebbero avere effetti indesiderati. In pratica c’è il pericolo di sostituire un rischio biologico con un rischio chimico.

C’è inoltre da chiedersi: se immetto nell’aria qualcosa in grado di danneggiare le cellule di un microrganismo al punto da ucciderlo o inattivarlo, cosa succede alle mie di cellule che biologicamente sono molto simili ? Sappiamo tutti, ad esempio, che le cellule tumorali e neoplastiche sono cellule danneggiate che nel tempo si riparano e riproducono imperfettamente.

Ovviamente questo non vuol dire che i sistemi additivi siano tutti pericolosi di per sé, ma sembra che manchi ancora sufficiente letteratura scientifica per essere certi della loro sicurezza.

Da parte nostra, pensiamo serva un approccio a 360° alla qualità dell’aria che tenga presente la complessità dell’argomento e degli inquinanti presenti nell’aria stessa che non si limitano ai patogeni, ma anche a tutti i vari tipi di particolati e VOC.

A questo punto, la logica dice che i sistemi da preferire sono quelli “sottrattivi”, che “lavano” l’aria e non la addizionano

I sistemi devono essere ovviamente sicuri, efficaci, sostenibili, ma anche multifunzionali.

Con la pandemia l’attenzione si è infatti focalizzata sulla eliminazione di microrganismi, senza prendere troppo in considerazione il tema del particolato che è un killer invisibile, ma molto presente.

Si parla molto di PM10 e PM2.5, ma poco si parla del particolato ultrafine che è il più pericoloso di tutti, responsabile (o co-responsabile), dell’insorgenza e dell’aggravamento di moltissime patologie. 

Dalle più ovvie della sfera respiratoria, cardiovascolare e oncologica a quelle meno sospette come le patologie neurodegenerative, Alzheimer’s e Parkinson’s in primis.

Il particolato ultrafine, il segmento del particolato PM2.5 con dimensione inferiore a 100 nanometri, è ancora poco conosciuto e poco regolamentato, ma a causa delle sue dimensioni, è in grado di attraversare la barriera emato-capillare, di entrare nel torrente ematico ed è in grado di disseminarsi e dare disturbi a tutto il corpo.

A tal proposito le segnalo un interessante studio su questo argomento https://www.nature.com/articles/s12276-020-0403-3 (Nello studio si indica che a Roma in inverno si misurano fino a 100.000 particelle al cm3. Figuriamoci nel Nord Italia.)

La nostra tecnologia fa leva su un sistema di filtrazione elettrostatica molto avanzata. La filtrazione elettrostatica è da sempre considerata ottima sulla carta, ma all’atto pratico non era mai stata molto performante a causa di limiti tecnici. Grazie ad un importante uso di elettronica e materiali compositi, i nostri ingegneri sono invece riusciti a rendere questa tecnologia molto efficiente

Principali caratteristiche dei nostri sistemi

Doppia funzione purificazione ed eliminazione Microorganismi dall’aria.

A livelli di assoluta eccellenza in ambedue gli ambiti

Sterminazione rapida e certificata al 99.99% di virus e batteri compreso il virus del covid

(con certificazione specifica) grazie ad un campo elettrico con micro-scariche tra i 20 e i 40.000 volt. (ma a bassissimo amperaggio e quindi assolutamente sicuro per persone e animali oltre che economico). Ricordiamo che i filtri tradizionali e i filtri HEPA trattengono i microorganismi grandi abbastanza da non passare, ma non li uccidono e anzi i batteri trovano fertile terreno di coltura all’interno dei filtri stessi.

Purificazione attiva dell’aria a livello nanometrico.

Il nostro sistema brevettato ferma il particolato più pericoloso, quello ultrafine che i sistemi di filtrazione tradizionali non riescono neppure lontanamente a fermare. E lo fa senza perdere di efficacia nel tempo a causa degli intasamenti tipici degli altri sistemi filtranti). I filtri Hepa H13 arrivano in genere a fermare fino a 300 nanometri. Con il nostro sistema abbiamo certificati di eliminazione di nanoparticelle fino a 14.6 nanometri (questo è il limite dello strumento di misurazione utilizzato nel test, in realtà la nostra tecnologia ferma particelle anche più piccole) Il nostro è quindi un sistema che offre una VERA purificazione

Utilizzo in piena sicurezza 24/7 in presenza di persone

per ridurre il rischio di contagio quando il pericolo è maggiore. La macchina non emette biocidi nell’ambiente come ioni, idroperossidi, idrossidi, perossidi, alcoli, raggi UV-C etc. emessi da molti altri sistemi e che potrebbero avere pericolosi effetti indesiderati sulle persone. La macchina è stata ovviamente anche sottoposta ai più rigidi controlli di sicurezza compresi quelli relativi ad emissione ozono e onde elettromagnetiche.

Eliminazione VOC/composti Volatili Organici

come ad esempio formaldeide etc.

Eliminazione sostanze allergiche aerotrasportate

come acari spore, pollini, muffe, funghi, aspergillus niger etc.

Bassi costi operativi- Sistema Filterless

Sistema di filtrazione facilmente lavabile, che non richiede le costose sostituzioni degli altri sistemi. Irrisorio consumo elettrico con costi di manutenzione trascurabili.

Sostenibilità

Non generando filtri esausti da smaltire e con un consumo energetico minimo, si tratta di un sistema sostenibile ed eco-friendly con importanti ricadute sul livello di carbon footprint rispetto ai sistemi tradizionali.

Questa tecnologia rappresenta quindi un vero e proprio salto epocale quando confrontata con i sistemi di purificazione ed eliminazione microorganismi tradizionali e, grazie alla sua performance è adatta a tutti gli ambienti frequentati da persone, come ospedali, studi medici, reparti produttivi, uffici etc. Ovviamente perfetta anche per uso residenziale.

La bontà del nostro sistema nella capacità di eliminare i microrganismi è stata peraltro recentemente certificata dalla FDA Americana, dall’ NHS Inglese e anche dalla Università di Bologna oltre che da altri istituti internazionali. Il test dell’ Innovation Agency (ente legato all’ NHS) è particolarmente interessante per i seguenti motivi:

  • L’utilizzo del batterio Micrococcus Luteus che risulta essere ai vertici della scala dei microrganismi difficili da debellare

ma soprattutto

  • La dimensione della stanza in cui è stato effettuato il test che è di circa 130 m3 e quindi in condizioni che l’NHS stesso definisce come “real-world”. In effetti molti dei test che si vedono in giro (compreso il nostro dell’Università di Bologna di eliminazione totale della variante Omicron) sono effettuati in piccoli laboratori e quindi hanno l’unica valenza di dimostrare l’efficacia “sterminatrice” di una tecnologia su particolari microrganismi. Questo test Inglese invece dimostra che la macchina è davvero in grado di trattare in modo efficace tutta l’aria in ambienti “veri”, di dimensioni normali

Ovviamente tutto quanto sopra indicato è supportato da test e certificati che posso inviare su richiesta

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